Esattamente 20 anni fa, l’11 gennaio 1999, ci lasciava Fabrizio de Andrè. Un poeta e cantautore, artista poliedrico, divenuto un simbolo di intere generazioni. Come in precedenza in un’altra occasione, anche oggi, noi di Rental Film, vogliamo ricordare un personaggio importante con un omaggio simbolico, attraverso la pellicola dedicata all’artista genovese.
Il personaggio Fabrizio de Andrè tra musica e cinema
Uno dei personaggi più controversi nonchè uno dei più grandi poeti della storia della musica italiana. Questo è Fabrizio de Andrè, che spinto dalla curiosità si oppone alle autorità, della famiglia e non solo, sin da adolescente. Lontano dalla borghesia, proprio dall’adolescenza inizia infatti ad appassionarsi e affezionarsi alle storie degli emarginati, dei diversi, degli anticonformisti, diventando così un simbolo di ribellione, così come di scalpore.
La sua storia è raccontata nella pellicola Fabrizio de Andrè. Principe libero, il film biografico, dove è interpretato da un magistrale Luca Marinelli. Le due parole del titolo, ‘principe‘ e ‘libero‘, raccontano alla perfezione ciò che è stato De Andrè, sempre pronto a viaggiare in direzione ostinata e contraria. Una storia umana viene raccontata, del De Andrè che carico di anticonformismo e ribellione non accetta le imposizioni, accademiche come disciplinari, della sua famiglia, in un racconto accurato della sua giovinezza a Genova.
Le prime attività lavorative, ma arriva la svolta artistica d’un tratto, quando riceve in regalo dal padre la sua prima chitarra. Da lì la passione e l’attaccamento per chi dalla vita ha avuto meno, nella povertà e nel disagio, nell’emarginazione e nella diversità. Nella sua vita amici vicini come Paolo Villaggio, da cui riceverà l’affettuoso soprannome Faber, o più lontani come Luigi Tenco, scomparso giovanissimo durante il festival di Sanremo del 1967. Sul lato artistico numerose collaborazioni, come quelle con Fernanda Pivano e con la PFM.
Tra arte e vita privata, le vicissitudini del poeta
A questo si intervallano le vicissitudini famigliari, di marito di Enrica e di padre di Cristiano, con il suo rifugiarsi nell’alcol per accettare il compromesso della sua vita, tra aspetto umano e aspetto artistico. Sarà l’incontro con Dory Ghezzi, sua compagna fino alla morte e con cui ha condiviso il momento tragico del sequestro ad opera dell’Anonima Sequestri durante la sua permanenza in Gallura, a fargli riscoprire i veri sentimenti. Dall’esperienza drammatica in Sardegna nasce il brano capolavoro Hotel Supramonte. Sarà invece Dory Ghezzi a dargli la sua seconda figlia, Luisa Vittoria detta Luvi.
Il film Fabrizio de Andrè. Principe Libero porta a conti fatti in scena tutte le sfaccettature di una personalità unica, che ha segnato in modo indelebile la storia della musica e della cultura italiana.
Coltivando tranquilla
l’orribile varietà
delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un’anestesia
come un’abitudine
per chi viaggia in direzione ostinata e contrariaFabrizio de Andrè, in Smisurata Preghiera
E voi avete già visto il film? Se si, che idea vi siete fatti di quest’ultimo e dell’artista in generale? Fateci sapere, come sempre, attraverso un commento. Vi aspettiamo!
Rental Film Industry